BONUS INVESTIMENTI PER LE PMI PROSSIMO AD ESSERE INTRODOTTO NELLA LEGGE DI STABILITÀ 2015. PREMIATO IL PERSISTENTE LAVORO DI FEDERMACCHINE
FEDERMACCHINE, la Federazione nazionale delle associazioni dei produttori di beni strumentali e loro accessori, manifesta sentito apprezzamento per lo studio condotto dai tecnici del governo che mira ad attivare misure volte a incoraggiare gli investimenti in mezzi di produzione: in particolare il bonus per le PMI sull’ammortamento che dovrebbe essere inserito nella legge di Stabilità 2015.
Gli sforzi messi in campo da FEDERMACCHINE nell'ultimo biennio affinché le autorità italiane sviluppassero uno strumento di politica industriale simile alla Legge Macron, che più di ogni altra ha contribuito all'industrializzazione del paese Francese, sono prossimi all’essere premiati.
Del resto, tra le principali attività di FEDERMACCHINE vi è quella di analisi e proposizione di strumenti di politica industriale volti a sostenere e implementare lo sviluppo dei settori e delle imprese che ne fanno parte: il Bonus investimenti che permetterà ammortamenti maggiorati fino al 40% è esempio dell'impegno della Federazione in tal senso.
Il provvedimento permetterebbe alle imprese italiane di competere alla pari con i concorrenti che possono avvantaggiarsi di provvedimenti simili, già operativi in diversi paesi europei.
Il permanere dell’incertezza sulla ripresa economica e la non proroga di alcuni provvedimenti di politica industriale hanno portato al dimezzamento delle stime di crescita del consumo italiano di beni strumentali: dal +10,8% del 2014 al +4,7% previsto per il 2015 (Gruppo Statistiche FEDERMACCHINE).
Numeri che allontanano il recupero dei livelli pre-crisi: infatti, rispetto ai 20,5 miliardi di euro di macchinari venduti in Italia nel 2007, le previsioni oggi indicano 18,2 miliardi. Anche le stime per l’anno prossimo, in linea con quelle del PIL, sono di crescita modesta (+5%).
La misura allo studio nella prossima Legge di Stabilità, un bonus del 40% sugli ammortamenti degli investimenti in beni capitali (che dovrebbero coincidere con quelli identificati dal capitolo 28 di ATECO, come in misure simili del passato), avrebbe un forte effetto di incentivo per le PMI, che sono la stragrande maggioranza degli acquirenti di macchinari industriali.
Ipotizzando, con estrema prudenza, che solo il 10% delle imprese decida di sfruttare l’occasione e di effettuare investimenti supplementari, il Gruppo Statistiche FEDERMACCHINE stima una crescita complessiva dei consumi che accelererebbe al +14,5%, per un valore di 20,8 miliardi di euro. Dato che porterebbe il mercato italiano finalmente ai valori degli anni d’oro 2007-2008.
Alfredo Mariotti, Segretario di FEDERMACCHINE ha dichiarato: “Il provvedimento arriverebbe in un momento strategico, poiché nei prossimi mesi di ottobre e novembre si terranno in Italia, a Milano, le due manifestazioni fieristiche più importanti a livello mondiale per il settore dei beni strumentali: EMO MILANO 2015 (macchine utensili per lavorazione dei metalli) e ITMA (macchine tessili). Ed è proprio nelle fiere che gli operatori possono trovare tutte le innovazioni tecnologiche di settore e decretare gli investimenti migliori”.